Papà perché non ci racconti una favola?
Io una favola, che favola, io le favole non me le ricordo
Mi guardo, e mi viene da ridere (sì eh)
Come sono buffo ora che non sono più
Vi ricordate il mio naso di legno, eh?
E perché di legno era più morbido della nostra pelle umana, eh?
A vista d'occhio il mio naso si allungava
Ma ora, amici miei, Pinocchio è come noi
Un ragazzo in carne ed ossa come siete voi
Tutto il mondo ormai lo sa
Che il mio nasa si allungherà
Dire tutti le bugie di questo mondo
Che il mio naso sempre uguale resterà
Chi l'avrebbe mai pensato
Che la nostra bella pelle
È più dura assai del legno
Mi tocco e mi riviene da ridere
Come sono buffo ora che non sono più un burattino
Con questo mio corpo così umano e perfetto
Sembra quasi un giochetto
E il merito è tuo mia cara Fatina
Tu mi hai donato, quella mattina
Mi sento libero come una rondine di primavera
Con questo fisico forte e simpatico
Mi cercherò una bella carriera
Un prete pastore diventerò
O forse un ribelle io diverrò
O, meglio ancora, cento donne
Di quelle in giro con poche gonne
E non avrò, mia dolce Fata
Più bisogno del tuo aiuto
Accipicchia, ora un dubbio m'è venuto
Dai capelli color turchino
Sei stata l'unica, fra tutti
Credo proprio che nessuna donna al-al mo-
Credo proprio che nessuna donna al mondo
Tu sei pura come al mondo non ce n'è
Questa nuova mia avventura
Credo proprio che sia un pasticcio
Credo sia un "Pastocchio"
Che poi fa rima anche con Pinocchio
Vi ricordate il mio naso di legno, eh?
E benché di legno era più morbido della nostra pelle umana, eh?
A vista d'occhio il mio naso si allungava
Ma ora, amici miei, Pinocchio è come noi
Un ragazzo in carne ed ossa come siete voi
Tutto il mondo ormai lo sa
E io mai più paura avrò che il mio nasa si allungherà
Dire tutti le bugie di questo mondo
Che il mio naso sempre uguale resterà
Chi l'avrebbe mai pensato
Che la nostra belle pelle
È più dura assai del legno
Mi tocco e mi riviene da ridere
Come sono buffo ora che non sono più un burattino
Con questo mio corpo così umano e perfetto
Sembra quasi un giochetto
E il merito è tuo mia cara Fatina
Tu mi hai donato, quella mattina